Si possono evitare le conseguenze di un drink di troppo?

Una nuova pillola “miracolosa” (non a caso chiamata Myrkl, che si pronuncia “miracle”), in commercio nel Regno Unito, promette di limitare gli effetti avversi dovuti al consumo eccessivo di alcol: vale a dire, il dopo-sbornia. Si tratta di un integratore alimentare che va assunto da 1 a 12 ore prima di bere e promette di ridurre fino al 70% la quantità di alcol assorbita dall’organismo, che si riflette in una riduzione sia degli effetti a breve termine, come l’euforia, sia del malessere che compare il giorno dopo.

Se lo è domandato anche Tim Dowling, giornalista del Guardian, che si è lanciato in una prova sul campo, durata 4 giorni, della quale fornisce ai suoi lettori un divertente resoconto (https://www.theguardian.com/society/2022/jul/13/can-taking-pill-stop-you-getting-hangover#_=_). Il test, che ha visto il giornalista impegnarsi forse con eccessivo zelo, consumando quasi ogni sera una bottiglia di vino e una di birra, fa emergere considerazioni interessanti. Innanzitutto, dal momento che il dopo-sbornia è una condizione così difficile da definire e da misurare, è complicato valutare l’efficacia di una pillola che si propone di eliminarlo. Il secondo punto è che Myrkl necessita di una certa “premeditazione”: bisogna sapere con un certo anticipo che si ha in programma di consumare dell’alcol, cosa che sicuramente non avviene nel 100% delle occasioni. Un’altra considerazione si può fare anche sullo studio clinico (pubblicato su Nutrition and Metabolic Insights) fatto per testare il nuovo integratore: seppure ben progettato, ha coinvolto solo 24 partecipanti, con età media di 25 anni quindi molto giovani.

Ma l’aspetto più interessante, come ricordato anche da Tim Dowling, è: a chi è indirizzato l’integratore Myrkl? Se pensate che sia rivolto soprattutto a chi ha in programma una serata all’insegna dell’eccesso, vi sbagliate. I   produttori dicono esplicitamente che la pillola è per i bevitori moderati e che non è in alcun modo progettata per bere oltre le linee guida. L’impressione è quella di un grosso controsenso. I bevitori moderati non sperimentano di solito gli effetti della sbornia. Quindi perché mai una persona che consuma un bicchiere di vino o di birra ogni tanto dovrebbe prendersi il disturbo di comprare un prodotto del quale non ha bisogno e di assumerlo regolarmente? Non si tratterà semplicemente di pubblicità cautelativa volta ad evitare polemiche? La moderazione la si educa con l’esempio e la persuasione, non la si addomestica con una pillola…