Pensieri da bere dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool

A fine ‘700 Benjamin Rush, tra i padri fondatori degli Stati Uniti, medico e acuto osservatore dei comportamenti del bere ideava un “termometro della temperanza”, un metro campione delle cause e degli effetti fisici e mentali delle diverse bevande. Una saggezza che teneva conto dell’essere umano nella sua complessa e certo anche imperfetta composizione. 

L’intemperante violerà confini e supererà barriere. Non sempre chiedendo il permesso. Metterà il naso dove non ci si aspetta. Dirà la sua, se e quando serve, fuori dal coro. Con curiosità e per quanto possibile rigore. Sempre danzando sulla scala della temperanza di Rush: intemperanti (ma non troppo).

La temperanza è certamente una virtù. Essa certifica il nostro equilibrio e pone un limite alle nostre pulsioni. Ma l’intemperanza, il suo contrario, è pure in qualche modo necessaria? Dagli eccessi si possono trarre insegnamenti? Si. No. Talvolta.  Ma andiamo con ordine.

L’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool promuove da 30 anni ricerche ed eventi sui comportamenti del bere, con attenzione specifica ai modi e ai rischi dei giovani. Un lavoro di conoscenza e di servizio alla comprensione del ruolo che il bere ha nei percorsi di crescita. In negativo certo. Ma anche in positivo. Come esperienza del proprio limite e apprendimento della capacità di gestire il rischio. Come passaggio alla vita adulta sulla base di una conoscenza precisa di rischi e benefici.  Come promozione di scelte consapevoli. Come decisione di non bere in alcuni casi.

Con il blog L’intemperante il discorso continua sui canali social. Nella logica dell’esplorazione di notizie e informazioni sull’alcol e sul bere: dalle ricerche su alcol e salute alle scelte di salute pubblica, dai processi di socializzazione dei ragazzi ai nuovi profili del consumo. L’intemperante intende farsi veicolo di tutta la sfaccettata discorsività sulla questione. In modo “intemperante”, appunto, cioè senza ossequi preliminari alle varie ortodossie mainstream. Un luogo libero di rappresentazione dei pro e contro. In cui le questioni vengono dette con la maggior chiarezza possibile. Certo anche un luogo di parte.  Avere e difendere opinioni significa sempre prendere una posizione. Ma non di faziosità.